Lo smartphone Essential viene alimentato da una batteria da 3040mAh e dal chipset Qualcomm Snapdragon 835 (Octa-core Kryo 280, CPU Quad-core 2.45GHz + CPU Quad-core 1.9GHz; 64 bit, 10nm) con GPU Adreno 540 64bit a 710MHz, 4 GB di RAM. La memoria interna ammonta a 128GB ed è di tipo UFS 2.1. La connettività include il supporto per Bluetooth 5.0 LE, WiFi 802.11a/b/g/n/ac con MIMO, NFC e sistemi di posizionamento GPS e Glonass. Le bande di rete supportate sono: UMTS/HSPA+ (1, 2, 4, 5 6, 8), GSM (850, 900, 1800, 1900 MHz), CDMA (0, 1, 10), LTE (1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 11, 12, 13, 17, 20, 21, 25, 26, 28, 29, 30, 34, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 66).
Essential integra una porta USB Type-C e supporta NanoSIM. Non c’è il jack audio da 3.5mm.
Fino a qui si puo’ definire questo Essential uno smartphone ‘normale’ di fascia alta. Tuttavia, a renderlo particolare ci sono due fori sulla parte posteriore che possono essere usati per fissare accessori della linea ‘Essential’ e da questi connettori arriva la caratteristica dello smartphone di essere modulare.
L’accessorio piu’ interessante per Essential è la piccola fotocamera ‘Camera 360’ che può catturare video sferici in Ultra HD a risoluzione 3840×1920 pixel a 30 fotogrammi al secondo. Altro accessorio è una Docking station con pack batteria per la ricarica del dispositivo.
Essential è progettato per funzionare con Home, un dispositivo intelligente per la casa che funziona su una piattaforma chiamata Ambient OS. Il gadget ha un ampio display circolare e un altoparlante per riprodurre musica, ascoltare le informazioni che si cercano online, impostare timer e altro ancora – è simile ad Amazon Echo o Google Home come funzionalità.
Riguardo prezzi e disponibilità, il telefono sarà disponibile in quattro diversi colori – Black Moon, Stellar Grey, Pure White e Ocean Depths – ad un prezzo base di 699 dollari, o in bundle con il modulo Camera 360 per 749 dollari. I preordini sono aperti dal 30 maggio, e al momento la disponibilità viene limitata agli Stati Uniti.
Andy Rubin lascia Google per tornare ad avviare start-up di successo
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Chi e’ Andy Rubin
Dal 2015 si diceva che Andy Rubin, il co-fondatore di Android prima che il sistema diventasse di proprietà Google, sarebbe tornato a lavorare per il mercato degli smartphone dopo aver lasciato la società di Mountain View nel 2014. Al posto di sviluppare software per smartphone, scriveva il The Information nel dicembre del 2015, Rubin risultava essere interessato ad un progetto hardware, ovvero allo sviluppo di un telefono Android. All’inizio del 2017, un paio di anni piu’ tardi, sono arrivate conferme che Rubin ha lavorato ad uno smartphone nell’ultimo biennio, con la caratteristica di essere modulare. Questo smartphone è stato svelato il 30 maggio, e si chiama Essential.
Rubin, responsabile di aver co-creato il sistema operativo mobile più diffuso al mondo, risultava un paio di anni fa alla ricerca di persone per creare una nuova impresa con la quale iniziare a realizzare un nuovo telefono Android. "Persone nel settore della telefonia mobile dicono che il signor Rubin ha cercato di assumere personale per aiutarlo a costruire una nuova compagnia, probabilmente finanziata tramite Playground Fund, società creata per investire in start-up" scriveva il The Information due anni fa, secondo cui a finanziare la nuova startup era Playground Fund, la società che lo stesso Rubin ha fondato nel 2015 dopo aver lasciato Google nell’autunno del 2014 per occuparsi di intelligenza artificiale e dispositivi per la ‘smart home’. Media internazionali hanno poi riferito che Andy Rubin aveva creato la nuova società denominata Essential Products Inc. con l’obiettivo di lanciare "una suite di prodotti hardware di consumo, compresi quelli per la casa mobile e intelligente", secondo "le persone vicine alla vicenda" citate da Bloomberg. Essential all’apertura si è detto contava su un team di 40 persone, con il suo marchio di fabbrica registrato presso lo USPTO per "smartphone, tablet, accessori e software di gestione per telefoni cellulari".
Il prodotto chiave di Essential si è sempre saputo che sarebbe stato uno smartphone di fascia alta, atteso come un telefono con grande schermo "edge-to-edge bezelless" con "la capacità di acquisire nuove caratteristiche hardware nel corso del tempo", un telefono senza cornici e modulare in grado di consentire all’utente di cambiare diversi componenti per migliorare funzionalità esistenti o per integrarne di nuove. Tutto questo si è avverato: questa modularità opera attraverso un connettore magnetico proprietario che serve la doppia funzione di ricaricare la batteria ed espandere le funzionalità del telefono cellulare. Tramite questo connettore probabilmente si potranno anche ‘attaccare’ moduli di terze parti.
Secondo le fonti di Bloomberg, almeno un prototipo del telefono è stato dotato di uno schermo più grande di quello da 5.5 pollici dell’iPhone 7 Plus di Apple, ma con un ingombro complessivo inferiore a causa della sua mancanza di cornici. Il prodotto finale viene dotato di un display da 5.71 pollici di diagonale con risoluzione QHD (1312×2560 pixel) e aspect ratio di 19:10.
Rubin ha sempre ritenuto che c’è ancora spazio per nuove imprese nel mercato della telefonia. Ma davvero c’è spazio per nuove società? Il mercato Android è già saturo in molti paesi, e tra Xiaomi, OnePlus, Umi, Wiko, e molte altre società ‘giovani’ non sembra necessario aprirne un’altra. Tuttavia, queste nuove società hanno pochi finanziatori e quindi realizzano dispositivi per le fasce bassa e media del mercato non rinunciando a device che siano preformanti (e la crescente popolarità dimostra che è una strategia di successo), ma Rubin viste le sue possibilità economiche ed esperienza vuole concorrere per la fascia alta del mercato, vale a dire competere con colossi del calibro di Apple e Samsung.
Se questo smartphone Essential sarà un successo oppure no ce lo dirà solamente il tempo.
Smartphone Essential
Dopo mesi di speculazioni, Andy Rubin, uno dei co-creatori del sistema operativo Android, torna attivo nel mercato degli smartphone con un suo smartphone chiamato Essential, la cui presentazione è avvenuta come previsto il 30 maggio. In attesa di questo giorno, a pochi giorni dall’annuncio di Essential, tramite l’account Twitter @Essential della società era stata pubblicata come teaser la foto del profilo dello smartphone ora ufficiale. Confermata la caratteristica di essere un dispositivo modulare.
Essential è progettato per essere un dispositivo senza compromessi con specifiche da top di gamma e un design all’avanguardia. Lo smartphone è costruito attorno ad un display da 5.71 pollici di diagonale con risoluzione QHD (1312×2560 pixel) e aspect ratio di 19:10, 500 nits di luminosità, contrasto 1:1000 e tecnologia CGS/LTPS. Il display è multitouch fino a 10 punti e tra i sensori integrati segnaliamo: lettore di impronte digitali, sensore di prossimità, sensore di luce ambientale, accelerometro, magnetometro, barometro e giroscopio. Sono presenti i pulsanti fisici del volume e di Accensione/Spegnimento.
Per quanto riguarda il comparto audio, lo smartphone Essential è dotato di quattro microfoni con cancellazione del rumore, mentre il comparto fotografico include una fotocamera posteriore doppia da 13MP (un sensore monocromatico, l’altro cattura a colori RGB) con "tecnologia di fusione di immagini", apertura F1.85, autofocus ibrido a rilevazione di fase con IR. Il sensore monocromatico può essere utilizzato per catturare foto in bianco e nero o combinato con il sensore a colori per catturare maggiori dettagli e ottenere foto migliori in condizioni di bassa luminosità. La fotocamera frontale è da 8MP a risoluzione 16:9, obiettivo fisso iperfocale F2.0. Entrambe le fotocamere hanno il supporto di registrazione video a risoluzione 4k a 30fps, 1080p a 60fps o slow motion a 720p a 120fps.
Smartphone Essential